Caviglia Bloccata: Che Cos’è e Come Si Cura

Caviglia Bloccata: Quali Sono le Cause?

Alla base di un blocco articolare alla caviglia ci possono essere diverse cause, tra le più comuni troviamo:

• Distorsione della caviglia: questi traumi si verificano quando i legamenti che sostengono l’articolazione della caviglia sono allungati o lesionati, spesso a causa di un’improvvisa torsione o rotazione, con conseguente gonfiore e dolore che possono limitare il movimento articolare (sia in caso di distorsione articolare che di frattura ossea, è di fondamentale importanza per la risoluzione ottimale dell’infortunio l’impostazione di un percoso di riabilitazione post-traumatica personalizzato)

• Frattura della caviglia: una frattura ossea del malleolo peroneale, malleolo tibiale, del calcagno e dell’astragalo od una frattura più complessa come quella tri-malleolare possono provocare un disallineamento delle ossa o una rigidità della capsula articolare che comportano un blocco articolare alla caviglia (sia in caso di distorsio

• Artrosi: la caviglia è una delle articolazioni del nostro corpo maggiormente colpite da questa malattia cronico-degenerativa che provoca l’usura della cartilagine articolare, con conseguente dolore, rigidità e movimento limitato (la laserterapia ad alta potenza garantisce un effetto trofico di rinforzo della cartilagine articolare)

• Tendinopatia: patologia a carico del tendine, la più comune è quella che coinvolge il tendine d’Achille, manifestando dolore posteriore alla caviglia durante i movimenti di flessione dorsale (in caso di tendinopatia Achillea, le onde d’urto sono estramente efficaci)

• Sindrome da impingement: come per la spalla, questa condizione si verifica quando i tessuti della caviglia (tendini, muscoli, capsula articolare) vengono compressi e schiacciati tra le ossa dell’articolazione della caviglia, provocando una mobilità limitata ed estremamente fastidiosa che genera un blocco articolare della caviglia che limita molto le attività di vita quotidiana (in caso di presenza di fibrosi articolari e capsulare la terapia più indicata è la fibrolisi diacutanea assistita)

Caviglia Bloccata: Quali Sono i Sintomi?

I sintomi di una caviglia bloccata possono variare a seconda della causa principale; i principali sono:

• ROM o Range of Motion limitato: il sintomo principale di una caviglia bloccata è una ampiezza di movimento limitata, con difficoltà di muovere liberamente l’articolazione della caviglia in determinate direzioni (in condizioni del genere, la terapia manuale osteopatica si dimostra una metodica estremamente ufficace per migliorare la mobilità articolare)

• Rigidità articolare: una sensazione di rigidità o di mancanza di elasticità rende difficile flettere od estendere correttamente la caviglia stessa (la tecarterapia garantisce un effetto elasticizzante sui tessuti trattati)

• Dolore: il dolore è spesso presente in una condizione del genere, dove l’intensità può variare da lieve a grave e può essere localizzata sia anteriormente che posteriormente alla caviglia

• Gonfiore: noto anche come edema, il gonfiore è uno dei segni di uno stato infiammatorio che coinvolte la caviglia

• Instabilità: a seconda della causa scatenante, una caviglia bloccata può portare ad instabilità e, viceversa, una instabilità può portare ad un blocco articolare, rendendo difficile sopportare il peso corporeo o addirittura camminare normalmente (le vibrazioni ad aria permettono di migliorare equilibrio e propriocezione)

• Difficoltà in carico corporeo: le attività in carico corporeo, come camminare, stare in piedi, camminare, o ancor di più correre, saltare e fare sport, possono esacerbare i sintomi e causare ulteriore dolore che non farà altro che provocare ulteriore rigidità e blocco articolare della caviglia (un percorso di rieducazione posturale è utile per migliorare questa condizione)

In caso di caviglia bloccata, è di fondamentale importanza l’esame fisico per valutare la storia clinica e le condizioni cliniche dell’articolazione (si valutano gamma di movimento, stabilità, dolorabilità, gonfiore). In alcuni casi può essere utile approfondire con un esame diagnostico, dove la risonanza magnetica ci fornisce dettagli su ossa, tendini, legamenti, cartilagini e ci permette di valutare la presenza di lesioni dei vari tessuti.