Manuele è un atleta appassionato di bodybuilding che ha sofferto per anni di un dolore all’inguine che aveva cominciato ad irradiarsi su ginocchio e piede. Dopo diverse visite specialistiche e numerosi approcci terapeutici non andati a buon fine (terapia strumentale, osteopatia, posturologia), Manuele mi ha contattato grazie ad un amico in comune per avere un ultimo, disperato, consiglio.
Durante la valutazione fisioterapica, ho subito notato un anormale appoggio della gamba dolente, che si presentava con l’anca particolarmente intraruotata ed addotta: questo suo atteggiamento viziato, andava a mettere in costante tensione alcune strutture e gli creava degli squilibri che rendevano dolorosi sia i gesti più complessi della palestra sia i più semplici movimenti quotidiani. A questo punto, l’iter riabilitavo poteva cominciare solo dopo che Manuele venisse attentamente valutato da un medico specialista che ha consigliato una risonanza magnetica per sospetta lombocruralgia. Una volta eseguito l’esame diagnostico, è stato possibile intraprendere la fisioterapia in maniera mirata e sicura.
La riabilitazione è stata suddivisa in tre fasi:
- Durante la prima fase, ci siamo concentrati sulla risoluzione del processo infiammatorio a carico delle radici nervose lombari del lato coinvolto attraverso terapia fisica strumentale e massoterapia
- Durante la seconda fase, abbiamo cominciato a prendere consapevolezza dei movimenti che avrebbe dovuto compiere l’articolazione dell’anca, di flesso-estensione, di adduzione-abduzione, di intra- ed extrarotazione, cominciando da posizioni semplici come quella sdraiata e seduta, fino a posizioni più complesse come la statica eretta e l’equilibrio su una gamba sola
- Durante la terza fase, abbiamo introdotto le nuove consapevolezze corporee all’interno di tutti quegli esercizi che Manuele esegue e riproduce durante i suoi allenamenti di pesistica. Infatti, abbiamo allenato il controllo del corretto allineamento della gamba a partire dall’anca ed arrivando fino a ginocchio e piede durante i principali esercizi di allenamento delle gambe, come squat, pressa, affondi e stacchi.
Grazie a questo approccio basato sull’allenamento ed il condizionamento progressivo, Manuele ha potuto continuare ad allenarsi senza mai doversi fermare, riuscendo dopo poco più di due mesi ad allenarsi in serenità e senza alcun tipo di dolore o fastidio. Grazie alle nuove esperienze fatte, è riuscito anche ad aumentare i carichi in maniera importante durante gli esercizi con i pesi.
Se anche tu come Manuele vuoi tornare ad allenarti in tempi brevi, prenota la tua visita gratuita.
Perché quando subisci un infortunio, il tuo corpo racconta una storia, ed io so ascoltarla.